Autismo e bambini: un’alterazione nel microbiota possibile fattore determinante

Nuovi studi dimostrano una correlazione tra intestino e cervello nei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA)

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo almeno 1 bambino su 160 è affetto da Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Recenti ricerche hanno dimostrato come un’alterazione nel microbiota, determinata da infezioni batteriche o utilizzo frequente di antibiotici, potrebbe contribuire allo sviluppo dei sintomi dell’autismo.  Ne parliamo con la prof.ssa Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid).

 

Il 2 aprile si celebra la nona edizione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, un evento internazionale volto a diffondere una corretta informazione su un disturbo spesso difficile da diagnosticare. L’autismo è una sindrome complessa definita dagli esperti come una combinazione tra predisposizione genetica o ereditarietà e diverse cause esterne, molte delle quali sconosciute.

Esistono, infatti, infinite combinazioni della sindrome del Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) i cui sintomi compaiono di solito entro i primi tre anni.

Nonostante le cause dell’autismo non siano ancora del tutto chiare, alcuni recenti studi hanno aperto nuove interessanti prospettive che evidenziano come un’alterazione del microbiota intestinale, cioè il patrimonio genetico dei batteri che servono al nostro organismo per i processi vitali,  strettamente correlata allo sviluppo neurocomportamentale sia un fattore determinante nello sviluppo dei sintomi dell’autismo.

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Prof.ssa Susanna Esposito

Secondo la prof.ssa Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid: “Il microbiota riveste nell’intestino importanti funzioni fisiologiche e influenza anche il comportamento. Il sistema immunitario ha sviluppato degli strumenti per convivere con il microbiota, ma anche per tenerlo sotto controllo. Quando questo controllo viene meno, avviene la disbiosi, cioè una de-regolamentazione delle comunità batteriche che può portare a disturbi come allergie, obesità o diabete e, non ultimo, l’autismo”.


IL RUOLO DEI PROBIOTICI NEL TRATTAMENTO DELL’AUTISMO

 La possibilità di interventi specifici per modificare la qualità del microbiota apre, quindi, la prospettiva ad una serie di nuovi approcci terapeutici nel trattamento dei sintomi dell’autismo, tra cui l’utilizzo dei probiotici.

“I probiotici – precisa Susanna Esposito vale a dire i batteri buoni come quelli che sono presenti nello yogurt, possono avere un potenziale terapeutico nel disturbo dello spettro autistico. L’idea che intervenendo sulla flora batterica si possa contribuire a migliorare i sintomi dell’autismo e dei disturbi comportamentali rappresenta un progresso davvero straordinario e porta alla necessità di ricerche mirate”.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oggi si stima che in Italia una prevalenza attendibile del disturbo sia di circa quattro su mille bambini e che il disturbo colpisce, per ragioni ignote, i maschi 3 o 4 volte più delle femmine.

“Siamo molto felici – dichiara Fabiana Sonnino, presidente di Tutti giù per Terra Onlusdi poter assistere a continui progressi e nuove scoperte sui Disturbi dello Spettro Autistico. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo vogliamo ribadire l’importanza di una diagnosi precoce, per poter attivare i migliori interventi abilitativi adeguati ai bisogni di ogni persona con disturbo dello spettro autistico ed efficaci a migliorarne la qualità della vita. E’ questa anche l’occasione per rassicurare mamme e papà sottolineando ancora una volta come, sebbene le cause dell’autismo siano in gran parte sconosciute, non esista alcuna prova scientifica che dimostri un possibile legame tra il vaccino contro il morbillo, i vaccini in generale e il disturbo autistico”.

2016-10-20T16:41:58+02:00 Comunicati, News|

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